Parco Sirente Velino: l’area protetta

Il Parco Sirente Velino è un’area naturale protetta istituita nel 1989 dalla Regione Abruzzo.

Il territorio del Parco comprende le due catene montuose del Sirente, che domina Fontecchio e del Velino, affacciato sulla Marsica, dove incontriamo la vetta più alta a 2487 metri slm.  

Si estende per una superficie di oltre 564 km e, a nord, parte dai comuni della Valle dell’Aterno come Acciano, Fagnao e Fontecchio  per salire sulle vette e sull’Altopiano delle Rocche  con Ovindoli, Rovere, Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio e poi riscendere a sud nella Marsica con i paesi di Celano, Massa d’Alba, Aielli e tanti altri.

Il massiccio Sirente-Velino ha un’importanza strategica per la biodiversità in quanto costituisce un corridoio naturale tra l’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (a sud-est) e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (a nord) e consente così gli spostamenti su un territorio più ampio della fauna più rara come l’orso ed il lupo.

Zone di interesse naturalistico

All’interno del Parco Naturale Sirente-Velino sono presenti numerose aree di gran interesse naturalistico e paesaggistico. Oltre alle vette principali, troviamo ai loro piedi prati carsici del Sirente, quelli delle Pagliare o i remoti piani di Pezza con le loro fioriture di orchidee e dei mille fiori dei pascoli. Oppure le splendide faggete del versante nord del Sirente dove è presente la rara consociazione con l’Agrifoglio e dove sopravvivono come relitto glaciale nuclei di betulle.

Da Celano si accede alla grandiosa gola omonima che risale verso il versante Sud del Sirente mentre da borghetto di Cartore, ormai in Lazio, il lago della Duchessa e il Vallone di Teve, dove nidificano gli avvoltoi grifoni, reintrodotti diversi anni fa.   

La flora del parco

Il Parco Sirente Velino costituisce un’area chiave per la biodiversità floristica con 1.570 le specie sino ad oggi censite. I boschi delle quote basse sono costituiti prevalentemente da querceti misti, con carpini neri, cerri, aceri e sorbi montani.  Sopra i 1200 m slm troviamo le grandi faggete mentre lungo l’asta del fiume Aterno e degli altri corsi d’acqua minori, troviamo i pioppi bianchi e salici.

La fauna

Particolarmente ricca la fauna maggiore presente nel territorio: in tutto il territorio si aggirano branchi di lupi che predano i numerosi cinghiali contenendone la popolazione.

Molto più raro l’orso bruno marsicano, con esemplari quasi sempre maschi che attraversano il territorio partendo dal nucleo presente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio, Molise. In costante crescita sono le popolazioni di ungulati come il cervo ed il capriolo mentre, ben rappresentati sono i mustelidi come la donnola, la faina nei pressi degli abitati e la martora nei boschi maturi mentre altri predatori ben rappresentati sono la volpe ed il gatto selvatico.

Sulle creste e sui ciglioni rocciosi del Sirente sono stati reintrodotti pochi anni fa i camosci d’Abruzzo provenienti dai nuclei degli altri massicci appenninici. Molto ricca la varietà di specie di uccelli con aquile, poiane, grifoni, falchi pellegrini ed astori mentre le specie più rare sono, nelle faggete mature, il picchio dorso bianco e balia dal collare de negli altipiani carsici, il codirossone e l’ortolano. Fra gli anfibi, ancora diffusi sebbene in declino, troviamo il tritone crestato ed il tritone italico che si riproducono nelle pozze d’acqua in mezzo ai boschi. 

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